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Aggressione neofascista al Cavour, i genitori degli studenti: “Inaccettabile scuola non sia intervenuta”

I genitori di alcuni studenti del liceo Cavour hanno espresso la loro solidarietà ai ragazzi aggrediti la scorsa settimana da sei neofascisti, e segnalato “l’assenza di posizioni ufficiali da parte della scuola e dell’Ufficio Scolastico Regionale”.
A cura di Natascia Grbic
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È passata quasi una settimana dall'aggressione subita dagli studenti del liceo Cavour a opera di sei ragazzi di Virus, organizzazione di estrema destra legata ad Azione Studentesca e Gioventù Nazionale. Un pestaggio che, secondo quanto denunciato dai ragazzi dei collettivi, sarebbe durato almeno una ventina di minuti e che fortunatamente non ha avuto gravi conseguenze. Gli studenti del Cavour, alla fine, sono riusciti a cacciare i militanti di Virus, fuggiti subito dopo l'aggressione. "Abbiamo risposto in modo forte e siamo riusciti a cacciarli – hanno dichiarato i ragazzi del collettivo Tommie Smith a Fanpage – E quando loro sono scappati via, a scuola da noi sono arrivati i poliziotti".

Questa mattina un gruppo di genitori di studenti del liceo Cavour ha deciso di esprimere la propria solidarietà ai ragazzi, affiggendo all'esterno della scuola una ‘circolare' che riporta il celebre messaggio (tanto criticato dal ministro Valditara, che minacciò addirittura provvedimenti) della preside del liceo Leonardo da Vinci di Firenze, Annalisa Savino, dopo l'aggressione di membri di Azione studentesca ai danni di alcuni studenti.

Il testo della ‘circolare' apparsa davanti al liceo Cavour

Carə studentə,

in merito a quanto accaduto lo scorso giovedì davanti al liceo mi preme ricordarvi solo due cose. Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti. "Odio gli indifferenti" – diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee. Inoltre, siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza. Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata cosi.

La firma ‘Genitori antifascisti'

La circolare riportava la firma ‘Genitori Antifascisti‘ e un logo con scritto ‘Ministero del Rispetto dei Valori dell’Antifascismo'. "Abbiamo voluto riproporre il testo per segnalare anche l'assenza di posizioni ufficiali da parte della scuola e dell’Ufficio Scolastico Regionale a fronte dell’aggressione avvenuta bei pressi del Liceo Cavour il 23 gennaio", spiegano i genitori. Grande sorpresa da parte degli studenti, che inizialmente avevano pensato di trovarsi a una vera circolare dell'istituto.

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